I soffioni del dente di leone usati in ingegneria
Comunemente è chiamato dente di leone, per la forma dentellata delle foglie. Cresce spontaneamente e a primavera il giallo dei suoi fiori spicca nei prati. Ma il tarassaco è noto anche per i soffioni, che sono come piccole mongolfiere a bordo delle quali i suoi semi si propagano lontano con la forza del vento. Apprezzato fin dall’antichità per le sue proprietà depurative, il tarassaco ora, grazie a uno studio condotto all’Università di Trento, dà ispirazione all’ingegneria. Per la prima volta, infatti, è stata misurata in laboratorio la capacità dei soffioni immersi in acqua di immagazzinare aria. Una scoperta che apre la strada allo sviluppo di nuovi dispositivi e di soluzioni tecnologiche avanzate con possibili applicazioni, ad esempio, per garantire una respirazione ottimale durante immersioni subacque rapide. Lo studio è stato coordinato da Nicola Pugno, professore dell’Università di Trento e coordinatore del laboratorio sui materiali bio-ispirati al Dipartimento di Ingegneria civile ambientale e meccanica.
Trentini sempre più affezionati al libro digitale
Trentini sempre più affezionati al libro digitale. Forse per effetto delle chiusure imposte dalla pandemia, ma nel 2020 sempre più lettori e lettrici hanno scelto l'ebook. Lo dimostrano i dati del sistema bibliotecario trentino. Prima del lockdown, erano mediamente 250 al mese i nuovi utenti che scoprivano e si iscrivevano per accedere alla piattaforma digitale delle biblioteche, ma a marzo 2020 sono stati 1600 e 1500 ad aprile. Gli accessi sono più che raddoppiati rispetto ai mesi precedenti: dai circa 50 mila mensili si è passati a 96 mila a marzo, 122 mila ad aprile, 106 mila a maggio; anche il prestito di e-book è più che raddoppiato passando dai circa 5.500 mensili ai 9.400 di marzo, 12mila di aprile e 10mila di maggio. Questo potrebbe essere considerato una conseguenza della “reclusione”, ma le statistiche dei mesi successivi dimostrano una fidelizzazione con un incremento del 70% rispetto ai mesi precedenti la pandemia. 
.
Alto Adige, 1 morto e 280 contagi
Sono 280 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Alto Adige, mentre un'altra persona è deceduta portando a 1.044 il totale delle vittime della pandemia. I laboratori dell'Azienda sanitaria provinciale hanno effettuato 2.312 tamponi Pcr, 401 dei quali nuovi test, e registrato 180 nuove infezioni. Altri 100 contagi sono stati rilevati sulla base di 15.010 test antigenici. I pazienti Covid-19 ricoverati sono 46 nelle terapie intensive (3 dei quali all'estero), 205 nei normali reparti ospedalieri, 160 nelle strutture private convenzionate e 108 in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e Sarnes. Le persone in quarantena o in isolamento domiciliare sono 7.997.
UNIVERSITÀ DI TRENTO E HUMANITAS UNIVERSITY SEMPRE PIU' VICINE
S’intensifica la collaborazione tra UniTrento e Hunimed per la didattica e la ricerca in medicina. Dopo l’esperienza positiva dei progetti di studio sulle malattie del cervello e sulla correlazione tra ceppi batterici e cancro, oggi è stato firmato un accordo di cooperazione strategica per la formazione di una generazione medica hi-tech, un maggiore scambio tra ricerca e clinica e lo sviluppo dell’internazionalizzazione.
Esercenti funiviari: guardiamo al futuro
La stagione invernale di quest'anno è stata completamente cancellata per i comprensori sciistici altoatesini. “A dicembre eravamo ancora molto fiduciosi di poter partire, ma le nostre speranze sono diminuite con il passare del tempo, spiega Helmut Sartori, Presidente dell'Associazione degli Esercenti Funiviari dell'Alto Adige”. Complessivamente, gli operatori degli impianti di risalita hanno perso oltre 360 ​​milioni di euro. Le aziende che non avevano attività estive rimarranno senza reddito per 20 mesi. Tuttavia, ora è importante guardare al futuro. “Il fatto che la Provincia di Bolzano abbia ora sospeso gli aiuti agli investimenti per gli impianti di innevamento, i bacini idrici e i battipista ci colpisce particolarmente. La maggior parte delle stazioni sciistiche ha difficoltà a investire a causa della stagione persa; se ora vengono cancellati anche i sussidi, sarà praticamente impossibile”, afferma Sartori. L'Associazione esercenti funiviari invita quindi la politica a riconsiderare questa decisione.
Eurac, in futuro sempre meno neve
L'inverno che sta per terminare è stato ricco di neve: rispetto alla media degli ultimi anni, in Alto Adige tra dicembre e gennaio ha nevicato quattro volte tanto. In alcuni paesi, come Sesto o Plan, non si vedevano così tanti fiocchi a gennaio da almeno quarant'anni. L'ultimo dossier pubblicato da Eurac Research, però, non lasciano dubbi: in media le nevicate sono destinate a diminuire per effetto dei cambiamenti climatici. “La stagione sciistica come la conosciamo oggi in futuro difficilmente potrà essere garantita”, dicono gli esperti. I comprensori a quote più basse potrebbero non essere più convenienti per il consumo sempre maggiore di energia e acqua che servono per far funzionare gli impianti di innevamento.
Unione Commercio di Bolzano: Vogliamo aprire il 15 marzo
Circa 100 imprenditori del Mandamento Bolzano circondario hanno preso parte all’annuale Assemblea mandamentale dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige. I lavori sono stati aperti dal presidente del Mandamento Christian Giuliani e dal vicepresidente Markus Rabanser. Per Giuliani è decisivo che la popolazione continui a essere sensibilizzata a favore degli acquisti locali, dei consumi locali e dei prestatori di servizi locali. Rabanser ha invece sottolineato la precarietà dell’attuale situazione nel commercio. In Val Gardena, per esempio, si sono registrati cali di fatturato fino al 90 percento. Il presidente dell’Unione Philipp Moser ha tracciato un quadro a tinte fosche: “Molte aziende stanno soffocando, lentamente ma inesorabilmente. Dobbiamo fare tutto il possibile affinché il 15 marzo i negozi possano riaprire. Moser ha anche informato esaustivamente circa il pacchetto di aiuti da 450 milioni di euro della Provincia e le sue due linee di finanziamento. Il vicepresidente Sandro Pellegrini, nel suo saluto, ha nuovamente ricordato la gravità delle sfide attuali, che mettono in pericolo molte realtà.
Variante di Perca, la Giunta approva la VIA
La Giunta provinciale di Bolzano ha dato ha dato il via libera al progetto e alla valutazione d'impatto ambientale (VIA) per la costruzione della circonvallazione a Perca, in val Pusteria. Grazie all'intervento dello Stato presso il Ministero delle Infrastrutture di Roma, la circonvallazione fa ora parte anche del pacchetto di opere infrastrutturali in vista dei Giochi Olimpici del 2026 a Milano-Cortina e sarà cofinanziata dallo Stato per circa 30 milioni di euro. Insieme alla variante della val di Riga, la circonvallazione di Perca rappresenta il più grande progetto infrastrutturale per i prossimi anni nell'ambito del pacchetto di interventi per la val Pusteria.
Recovery plan e concessioni idroelettriche, il governatore trentino incontra il ministro Giorgetti
Recovery plan e concessioni idroelettriche: sono stati i temi al centro del confronto tra il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti e il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. “Abbiamo sottoposto al ministro Giorgetti – sottolinea Fugatti - il tema della scadenza delle concessioni idroelettriche. Vogliamo approfondire la possibilità di equiparale alle altre realtà italiane, spostandone di un anno, al 2024, la scadenza attualmente prevista in Trentino. Abbiamo anche chiesto di fare ulteriori valutazioni sulla percorribilità di una proroga delle concessioni, a fronte di investimenti. Col ministro abbiamo inoltre iniziato a interloquire sui progetti relativi al Recovery Plan che il Trentino aveva già presentato e che fanno capo al dicastero del ministro”.
Coldiretti, "Italiani più attenti al cibo sano e a km zero"
Cittadini più attenti a consumare cibo sano. La pandemia ha cambiato le abitudini degli italiani a tavola. Sempre più persone acquistano generi alimentari a chilometro zero nei negozi di vicinato o nei mercati contadini. E' quanto emerge da un'indagine di Coldiretti. “La pandemia ha riavvicinato i cittadini ai mercati e ai piccoli negozi alla ricerca di cibo sano e a chilometro zero” commenta Gianluca Barbacovi, presidente di Coldiretti trentino Alto Adige. Il trascorrere delle settimane in casa ha modificato l’atteggiamento dei consumatori nei confronti del cibo: privilegiato il paniere “cuochi fai da te” (uova, farina, lievito, burro, zucchero, olio) a scapito dei prodotti conservabili (surgelati e scatolame) e dei prodotti da “scorta dispensa” (pasta, passate di pomodoro). L'emergenza sanitaria ha portato anche ad una maggiore attenzione verso la salute: lo dimostra il boom della domanda di arance nell’inverno 2020 che ha spinto la crescita annuale degli acquisti di frutta dell’8,9%. La pandemia ha accelerato il processo di “deglobalizzazione”. Dal globale al locale inteso come il negozio di vicinato, come mercato rionale ma anche quello contadino o direttamente in fattoria. E' aumentato il numero delle imprese agricole che praticano la vendita diretta e, di conseguenza, il fatturato di questo canale che, nel 2020, ha superato i 6,5 miliardi di euro.
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.