Ieri pomeriggio, 21 febbraio, erano circa 1900 le firme indirizzate al presidente della giunta provinciale di Bolzano, Arno Kompatscher, al sindaco di Bressanone, Peter Brunner, alla Diocesi e all'azienda che nel 2018 ha acquistato l'area dalla Diocesi «per costruirci un capannone industriale e parcheggi», scrive il Wwf nel testo della petizione. In circa tre ettari hanno la loro casa svariate specie animali e vegetali: «Ci sono infatti 64 specie di uccelli, alcune delle quali sono considerate a rischio. Nell'area – sottolinea il Wwf, ci sono anche sette specie di pipistrelli e 21 di insetti, nonché 66 specie di piante, osservate dai naturalisti del Museo delle Scienze naturali dell'Alto Adige. Il bosco ripariale è inoltre conosciuto per essere uno degli ultimi habitat del raro picchio rosso minore, oltre a essere un importante sito di riproduzione dell'airone cenerino».
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