Vaccini. A causa della riduzione decisa da Pfizer, il Trentino perde circa il 60% delle dosi previste, riduzione che con l’intervento compensativo previsto a livello nazionale per scongiurare differenze marcate tra le Regioni, dovrebbe calare al 29%. A dirlo l'assessora alla salute della Provincia di Trento Stefania Segnana. Ieri per esempio sono arrivate 2340 dosi invece delle 5850 previste. “Intanto – ha aggiunto Segnana - riusciamo a garantire la continuità delle vaccinazioni a coloro che si erano prenotati per la prima dose, compreso il personale del mondo del volontariato”. Ieri per esempio sono arrivate 2340 dosi invece delle 5850 previste. Nel frattempo si sta programmando la vaccinazione per gli anziani in lista per entrare nelle Rsa e la seconda dose per gli ospiti delle case di riposo, anche per far riprendere le visite da parte dei familiari. Speriamo – ha concluso Segnana - che entro la fine di gennaio arrivi anche il vaccino AstraZeneca per ampliare la possibilità di vaccinare”.
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