"Serve un piano ben definito per riaprire in sicurezza". E' quanto chiedono Confcommercio e Confesercenti al ministro per lo sviluppo economico. Appello a cui aderiscono anche i referenti dei pubblici esercizi del Trentino. “Serve una riapertura anche graduale purché stabile - spiegano le associazioni di categoria - e in grado di garantire l’effettiva possibilità di lavoro a 300mila imprese, che negli ultimi 12 mesi hanno registrato circa 38 miliardi di euro di perdita di fatturato”. La richiesta è di far ripartire l’attività serale di ristorazione nelle regioni gialle e dare la possibilità ai locali di restare aperti almeno fino alle 18 nelle zone arancioni. Su questo il Ministro Patuanelli ha richiesto un tavolo di confronto con il Ministro della Sanità e con il Comitato Tecnico Scientifico per discutere sulle modalità di ripartenza del settore intervenendo sui protocolli sanitari. Intanto Confesercenti e Confcommercio chiedono misure economiche a sostegno del settore: ristori, esenzione dell’Imu 2021, prolungamento delgli ammortizzatori sociali fino al termine del periodo di crisi, riduzione dei canoni di affitto.
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